Come è iniziata la passione per questo lavoro?

L’imprinting me l’ha trasmesso mio papà, ero piccolina, quando mi portava assieme a lui ed il suo cane fedele “Stella” alla ricerca del tartufo. Il silenzio dei boschi, la meraviglia della natura a volte generosa a volte tenebrosa, mi portava a fantasticare in questo mondo per me magico. Ma la consapevolezza dell’amore per questo mestiere mi è venuta da grande. Tutto è iniziato quando l’azienda cominciava a strutturarsi e l’esigenza di avere del personale competente e specializzato stava diventando fondamentale.

Sono entrata in azienda con la stessa energia e passione di mio padre, studiando, per maturare competenze e disciplina. La stessa miscela che attuo tutti i giorni, per selezionare attraverso un esame sensoriale, i tartufi destinati a regalare un’ emozione in tavola a chi vorrà gustarli.

Quali sono le fiere più importanti a cui avete partecipato come azienda?

Le fiere sono la porta sul mondo per far conoscere questo prezioso prodotto, il nostro territorio, il nostro progetto. Indispensabile diventa quindi la nostra presenza. Partecipiamo a fiere internazionali come il Sial a Parigi e Toronto, il Foodex a Tokio, Alimentaria a Barcellona, l’Anuga a Colonia e tante altre. Allestiamo con cura i nostri stand, pianificando strategie di Marketing, per far conoscere i plus dei nostri prodotti.

Come si sta preparando la seconda generazione, nella gestione aziendale?

Continuiamo il progetto iniziato da mio padre cercando di organizzare un team aziendale competente, con studio, sacrificio, coraggio, perseveranza, caparbietà. Trasmettendo i nostri valori, la nostra identità. Non è semplice, ma questa è la nostra sfida.